"Dove andiamo di bello questo weekend?"
E' la domanda critica di ogni fine settimana libero (da impegni, visite e soprattutto... malanni!!) e ogni volta cerchiamo di inventarci la migliore risposta possibile! Una passeggiata in bici, una visita al parchetto dell'EUR (soprattutto in questi giorni, ve lo straconsiglio!), un giro al lago e poi decidi di spingerti un pò più in là!
Ci mettiamo in macchina, noi le nane e un amico inglese giramondo e ci dirigiamo una quarantina di km fuori Roma, tra tornanti e vedute magnifiche. Impieghiamo poco meno di un'ora, godendoci il viaggio, ignari infondo di cosa ci aspetta.
Ph Credits: Gennaro Di Micco |
Ph Credits: Diario di un Fotoreporter |
Ph Credits: Diario di un Fotoreporter |
Ph Credits: Diario di un Fotoreporter |
A questo si mescolano porte dipinte a mano con colori sgargianti; negozietti di artigianato e prodotti locali rendono le stradine ancora più caratterisctiche. Le insegne in legno si mescolano a lucine e scritte invitanti rivolte ai turisti. Locali, bar e ristoranti, ce ne sono in quantità! Uno in particolare colpisce la mia attenzione, la Sala da Thè di una signora belga dai lunghi capelli chiari. Sembra di entrare in un luogo incantato, fatto di teiere e oggetti d'altritempi.
Ciò che colpisce di Calcata è che ovunque alzi lo sguardo, c'è qualcosa di "fuori dal tempo", bello e allo stesso tempo decadente, che ti fa indugiare. Non riesco a posare lo sguardo oltre queste mura invecchiate ad arte, balconcini che sembrano gioielli, per non parlare poi del panorama che si estende oltre il borgo! Improvvisamente si apre in un esplosione di verde, alberi e dirupi che sembra regalare una ventata di ossigeno e aria pulita!
Da un paesino così ti aspetti nonnini arzilli che giocano a carte fuori al bar del paese, anziane signore che stendono la biancheria all'aperto, sferruzzano o fanno la pasta in casa. Niente di tutto ciò, ve lo posso assicurare!
Abbiamo chiacchierato a lungo col proprietario di un bar molto carino, che si trova in una viuzza sul lato della piazza. Romano doc, trapiantato in zona da almeno vent'anni, capello lungo, orecchino, sorriso sornione di chi sa come catturare la clientela.
Ci racconta che la calcata degli anni '70 e '80 era tutta un'altra storia, erano i tempi dei veri hippies! Il jet set italiano e non solo adorava questa piccola località e spesso si animava di musica e feste. Ora, come per tutti, è più dura, ma lo spirito libero ancora aleggia negli animi di chi è rimasto.
E allora di giorno Calcata è per i turisti, calma tranquilla e sorniona, ma già al tramonto, con le prime lucine accese, si anima di vita e di festa. Noi purtroppo eravamo lì solo per un pomeriggio, ed è davvero sufficente per fare un bel giro del borgo, ma se si vuole vivere al meglio questa cittadina, consiglio di restare almeno una notte.
Quindi, se soprattutto in estate passate di qui, non potete mancare! Calcata, vi aspetta!
PS: Grazie ancora a Gennaro Di Micco per avermi permesso di pubblicare le sue bellissime foto, che meglio delle mie raccontano questa affascinante cittadina.
Sulla sua pagina FB troverete storie e scatti davvero da non perdere, passate a dare un'occhiata: Diario di un Fotoreporter.
Bel post e belle immagini, complimenti! :)
RispondiEliminahttp://blog.giallozafferano.it/dolcisalatidielisabetta/
http://ilblogdielisabettas.blogspot.it
http://elisabettasantoro.altervista.org/