Questo post lo dedico a me e a tutti quelli che mi dicono che non capiscono le mie scelte, a volte non è semplice neanche per me. Si chiama istinto...
Anni fa, quando comunicammo a tutti che saremmo andati all'estero, per scelta e non per "scappare" come molti oggi dicono di voler fare; negli occhi delle persone leggevo ammirazione e anche una punta d'invidia. Invidia per il coraggio di mollare tutto e ricominciare da un'altra parte. Un posto nuovo; sicurame
nte migliore di questo, pieno di possibilità, dove sicuramente si stava bene o almeno meglio di qua! Si, andate... partite, fate bene voi che potete. Questo ci dicevano.
Quello che non si dice, è che non è mica sempre tutto perfetto!
Ci sono quei giorni dove tutto va storto, e pur essendo in due ti servirebbe qualcuno che ti desse una mano, che ti dicesse "Non preoccuparti, ci sono io!" e invece... Gli amici, se ci sono, lavorano o sono fuori o hanno i loro problemi a cui pensare. Ci sono giorni in cui proprio quelle abitudini nuove e che tanto ti avevano affascinato all'inizio, ti fanno girare "le pale" all'infinito; come quella strana pratica di negarti con gentilezza infinita anche le cose più ovvie, e tu ti ritrovi anche a dover ringraziare. Ci sono giorni in cui ti fermi a riflettere su queste amicizie, su quanto in realtà ci si conosca poco, su quanto ti mancano la famiglia, gli amici storici e quando poi finalmente senti che con qualcuno si sta inziando ad andare oltre, a costruire un rapporto vero...ops, lui ti molla perchè il contratto è scaduto, ha avuto una nuova offerta a Timbuctu o ancora meglio, finalmente torna a casa! Perchè all'estero è così!
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Poi arrivano i figli, e allora cerchi davvero di ancorarti a quelle terre, a quelle persone e a quelle abitudini dove lei/lui getterà le fondamenta della propria vita. Ci provi, lo vuoi davvero, ma dentro di te una vocina continua a dirti "Ma sei sicura che vuoi che cresca così diversa da tutto ciò che conosci e che ti ha resa quella che sei?". E poi ti dici che vuoi insegnarle i valori veri, quelli sani, le cose importanti. Vuoi che conosca la sua famiglia, le sue origini e le senta sue. Un bel giorno però, la senti parlare al telefono con i nonni in un'altra lingua e non si capiscono. Le racconti della Befana e lei ti dice che non esiste, perchè i suoi amichetti a scuola non la conoscono. Ti dice che preferisce restare con A. ( o B o C che conosce da n giorni) piuttosto che una zia o un cuginetto e allora ti chiedi se è davvero questo che vuoi per tua figlia.
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Ma anche questo si supera, e passa. Va a fondersi con quello che sei e ti fa andare avanti a testa ancora più alta, perchè sei riuscita a superare anche quello e ti ributti a capofitto nel tran tran di tutti i giorni ancor più convinta di fare meglio, di vivere al massimo e intensamente ogni giorno. Guardi la tua famiglia e trovi la determinazione che pensavi perduta. Amiche, nuove ma con cui senti finalmente tanta affinità e decidi di lasciarti andare a questa possibilità, che ti farà bene... ed è così. Diversità, con tua figlia inizi a frequentare e conoscere persone che prima non avresti mai scelto per passarci un pomeriggio, figurarsi un we al mare! Lui, che ti riempie la vita di domande e di amore, e la tua famiglia lontana, da cui torni ogni volta che puoi per ricaricarti.
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Poteva durare? Certo che no! ;) Perchè se arriva la possibilità seria e reale di "TORNARE A CASA" cosa fai, non la prendi in considerazione? Noi l' abbiamo fatto, per mesi... lunghi mesi altalenanti e alla fine eccoci di nuovo qui a Roma, nella nostra casetta, nella nostra Italia con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Credo di aver risposto a tutti i perchè che avevo lasciato in sospeso. Ovviamente questa è la mia storia personale... è come l'ho vissuta io, tutto qui!
Ora sono di nuovo in cerca di un equilibrio, ma nel frattempo a tenermi in bilico c'è tutto ciò che in questi anni mi è mancato, più l'abbraccio infinito delle persone a cui tengo di più... e sorrido
:)
Che bellissimi pensieri!
RispondiEliminaBen tornata!
Un abbraccio
Grazie mille Manu, un abbraccio a te! :-)
EliminaChe bel post...questa tua decisione di tornare a casa, alle origini, l'ho vissuta in una tua mail e ora ci ritrovo tutto.
RispondiEliminaBentornata tesora <3
Io, tra le pagine del tuo primo libro ho trovato tutto quello che mi mancava di casa e il coraggio di ammetterlo. Non vedo l'ora di leggere il secondo, manca poco alle vacanze :D
EliminaAntonella che bello questo post, dice molte cose che spesso nessuno racconta. Staccarsi dalle proprie radici non è mai facile,m a se devi per necessità provi a sopravvivere.
RispondiEliminaMa sopravvivere non è lo stesso vivere!!
Mi unisco al tuo blog anche se so che potremo tenerci in contatto in un altro modo!
Alessandra
<3
EliminaSono capitata per caso su questa pagina e per caso leggo questo bellissimo post in un momento della mia vita in cui sto valutando la possibilità di tornare alle origini! Grazie!
RispondiEliminaGrazie a te per avermi lasciato questo commento, non sai quanto mi riempie di gioia sapere che la mia esperienza possa servire in qualche modo. In bocca al lupo per tutto! :)
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